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Il tavolo del 14 aprile, contro la caccia e per l’alimentazione vegana di cui potete vedere le foto, è stato ancora un altro insperato successo in una città come Bolzano, definita a torto “chiusa” a certe tematiche. Abbiamo visto invece che anche in Alto Adige, moltissime persone sono sempre più inclini ad avvicinarsi alla filosofia animalista e a prendere in considerazione un modo di vivere non cruento, rispettoso della vita in ogni sua forma. E’ pur vero che, mentre è facile dichiararsi contrari alla caccia, alla pesca, alla vivisezione, alle pellicce, in quanto sono attività che fanno gli altri, ci appare invece più difficile avvicinarci ad un’alimentazione vegetariana o meglio ancora vegana, per il cambiamento radicale che questo comporta nelle nostre abitudini culinarie, perchè è una scelta che ci coinvolge direttamente e che siamo solo noi a poter fare, perchè abbiamo paura di essere tacciati di estremismo o alienati dalla società e magari emarginati dal gruppo di amici o conoscenti che ognuno di noi ha. In altre parole, essere contrari alla caccia alla pesca o ad altre forme di violenza sugli animali non ci costa nulla, mentre rinunciare a cibarci di altri esseri viventi o dei prodotti che comportano il loro sfruttamento richiede uno sforzo decisamente più importante poichè l’uomo è un animale abitudinario che con molta difficoltà riesce a staccarsi e cambiare radicalmente le sue abitudini, specie quando queste riguardano una parte così importante della sua vita e dei suoi rapporti con gli altri. Sappiamo tutti infatti che l’alimentazione non è solo uno stile di vita, siamo ciò che mangiamo, ma anche un modo per socializzare con gli altri. Gli uomini invitano le donne a cena per corteggiarle, attorno al cibo si consumano matrimoni, battezzi e cerimonie in genere, si esce a cena con gli amici per divertirsi, a tavola si parla di rapporti di lavoro, si concludono contratti importanti. Insomma, cambiare menù comporta rivedere in toto e mettere in discussione ciò che siamo sempre stati. Per questo motivo voglio rivolgere un appello a tutti coloro che ieri si sono fermati al nostro tavolo e sono stati davvero numerosissimi, un afflusso continuo e quasi ininterrotto di persone che in alcuni momenti erano addirittura in coda per firmare le cinque petizioni tutte sulla caccia che avevamo esposto. Voglio chiedere coloro che ancora non lo hanno fatto, di estendere la sensibilità dimostrata nei confronti degli animali uccisi durante la caccia, alle altre specie viventi, quelle che vengono fatte nascere per morire e finire sul nostro piatto. Un ringraziamento particolare va sicuramente a Richard Steinmann della LAC per aver chiesto ed ottenuto per noi i permessi, a Esther della Lav di Bolzano, a Katia Rosa Marino rappresentante Lac per il Trentino che ha volantinato ininterrottamente tutto il giorno, ad Anna Pilati responsabile del Movimento Vegetariano No alla Caccia che con noi hai voluto e proposto questo tavolo, a Fabrizio e Manuela, che ci hanno aiutato alcune ore al tavolo, a Maurizio, Christa Sonja e Verena che si sono avvicendate nel volantinaggio e nell’invitare i passanti a firmare, o nel portare gli striscioni fatti preparare da Richard. Desidero ringraziare davvero di cuore ognuno di loro e auspico di poter ripetere l’esperienza in un prossimo futuro. Vorrei che il motto “Tutti insieme per gli animali” diventasse lo slogan di ogni associazione o gruppo animalista. ivana

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