tavolo_informativo_suglio_orrori_della_vivisez_20130212_1024632776

Ecco alcune foto del tavolo che abbiamo fatto ieri a Trento in contemporanea con la manifestazione organizzata da alcuni attivisti della città per denunciare gli orrori della vivisezione. Le persone passate a trovarci e a chiedere di firmare contro questa pratica tanto barbara quanto inutile, sono state moltissime. Fin dal mattino abbiamo avuto un afflusso incredibile di gente, tant’è vero che l’allestimento del tavolo ha richiesto più tempo del previsto proprio per poter rispondere alle informazioni che le persone che si avvicinavano mentre eravamo in fase di allestimento ci chiedevano, e nel primo pomeriggio si è una fila costante, che si è protratta fino a tarda sera e cioè fino al momento in cui abbiamo smontato tutto, di gente che aspettava per poter firmare le petizioni. Ad ognuna di queste persone, voglio dire grazie per la loro sensibilità, per la pazienza nell’aver atteso il loro turno, per le generose offerte e per la fiducia che ci hanno ancora una volta dimostrato. (voglio assicurare loro che ogni centesimo raccolto andrà a finanziare le nostre prossime attività animaliste) Grazie anche a tutti gli animaletti, molti cani e anche due furetti 🙂 (sperando che fossero animali salvati dai laboratori e non comprati perché gli animali non sono oggetti e non si devono comprare), che accompagnavano le persone e a tutti gli animalisti che sono passati a trovarci per aiutarci e darci il loro sostegno. Le foto che abbiamo voluto esporre, anche se datate visto che da anni ormai i laboratori sono blindati e nessuno può entrare e fotografare ciò che realmente accade e di cui noi ieri abbiamo dato comunque solo una edulcorata idea rispetto alla realtà dei fatti ed a ciò che i sadici aguzzini degli animali fanno all’interno di queste mura, erano comunque molto esplicite e nulla lasciavano all’immaginazione in quanto crediamo che solo attraverso la documentazione di quanto realmente accade nei laboratori di ricerca si possa far comprendere il grado di sofferenza e terrore che gli animali vivisezionati devono sopportare. Per la verità qualcuno c’è stato che si è sentito offeso per le foto troppo crude da noi mostrate e nello specifico una signora che ci ha accusati di turbare la sensibilità del figlioletto e di sconvolgere la coscienza di chi guarda. A questa signora e a chi come lei sostiene che la realtà debba essere nascosta o filtrata, voglio far presente che noi siamo animalisti e scendiamo in strada proprio per denunciare ciò che viene normalmente nascosto e non per illudere la gente con immagini compiacenti e idilliache di maialini rosa e candidi coniglietti. A questo ci pensano già efficacemente i media. Noi ci occupiamo di diffondere la cultura del rispetto per la vita in ogni sua forma e di denunciare gli abusi cui quotidianamente, nei luoghi più nascosti, gli altri animali vengono sottoposti da parte dell’uomo e non possiamo farlo se non attraverso prove concrete. Questo episodio a parte però, le immagini non hanno spaventato la maggioranza delle persone che, anzi, volevano saperne di più e ci incalzavano con le loro domande. A questo proposito voglio ricordare a tutti di NON FINANZIARE TELETHON PERCHE’ TELETHON FINANZIA LA VIVISEZIONE e di sostenere, devolvendo il 5xmille o attraverso altre forme di finanziamento volontario LA RICERCA ALTERNATIVA come quella di I CARE www.icare-italia.org/ Nel tardo pomeriggio il pc di Luca ha trasmesso anche filmati sulla vivisezione confermando gli orrori e la violenza istituzionalizzata che dovrebbe imbarazzare ognuno di noi, esercitata su creature senza difesa. Se questo è un uomo io mi vergogno di appartenere a questa specie. IR

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