Mangio i ravioli cinesi vegan almeno due volte al mese, presi rigorosamente alla rosticceria d’asporto assieme al riso, gli involtini primavera e le verdure saltate (come fanno a farle così buone?). Ma, quando ho visto la pasta per i ravioli dal mio minimarket cinese di fiducia non ho potuto fare a meno di accettare la sfida con tanto di presa in giro del proprietario che mi guarda poco convinto: “li fai tu?”Sì.
DI COSA HO BISOGNO:
Dosi per 40 ravioli
-1 confezione da 40 tondi di pasta per ravioli cinesi (fresca o surgelata)
-50 gr di granulare di soia (soia disidratata)
-1/2 cavolo cappuccio
-3 carote
-1 cipolla
-2 cucchiai di pasta di soia o salsa di soia q.b
-olio evo q.b
-peperoncino secco q.b
-sale e pepe q.b
ALL’OPERA:
Reidrata la soia disidrata aggiungendo del brodo tiepido, lascia a riposo per 15 minuti e strizzala bene in modo da eliminare l’acqua in eccesso.
Monda la verdura e tagliale a julienne (io ho utilizzato un taglia verdure apposito) e ripassale in padella con un po’ di olio evo, il granulare di soia reidratato, le spezie e la pasta di soia che, se è molto salata, non necessita dell’aggiunta di sale. Copri con un coperchio tenendo la fiamma bassa in modo che il mix si stufi leggermente.
Una volta che il ripieno è pronto, non resta che confezionare i ravioli cinesi di verdure. Mette un paio di cucchiaini di ripieno al centro del cerchio di pasta e richiudilo sigillando bene i bordi (aiutati con un goccio d’acqua).
Spadella i ravioli cinesi vegan con un filo d’olio evo e altrettanta salsa di soia. Servi, per esagerare, con un po’ di salsa agrodolce.
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