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Sabato 24 novembre eravamo a Trento con il nostro tavolo per dire a tutti la crudeltà nascosta dietro ad un capo in pelliccia o bordato in pelliccia. Animali scuoiati vivi per la nostra vanità, sono all’ordine del giorno nei paesi d’oriente che fungono da fabbrica per il pelo che ci mettiamo addosso. Ma anche il nostro “civile” paese non scherza, lo conferma il fatto che in Italia sono ancora attivi una decina di allevamenti dove, ogni anno, più di 150.000 animali sono appositamente fatti nascere per poi essere gassati e macellati dopo 8-9 mesi di vita in gabbia. Lo conferma anche l’apertura di nuovi punti vendita come è successo recentemente a Trento dove proprio una decina di giorni fa è stata aperta una nuova pellicceria. Ma nessun essere vivente è nato per essere allevato e ucciso per soddisfare le esigenze di un altro essere vivente anche se questo si chiama uomo!! Al nostro tavolo si è fermata Caterina Dominici, attuale consigliere provinciale nel consiglio di Trento che ha firmato la petizione esposta per chiedere al consiglio comunale della città di Trento, di vietare l’attendamento dei circhi con animali sul territorio di competenza. La consigliera ha detto inoltre che si farà portavoce per promuovere il regolamento di attuazione della nuova legge a tutela degli animali in provincia di Trento emanata nel marzo di quest’anno. La consigliera ci è sembrata sincera nella sua appassionante esposizione riguardo ai maltrattamenti che gli animali subiscono nei circhi, da lei stessa documentati anni fa in un circo di un paese estero e ci auguriamo che il suo interesse per gli animali sia sincero e, visti i tempi che corrono, non dettato dall’interesse personale. Confidiamo quindi che questa promessa venga mantenuta e che finalmente la nuova legge a tutela degli animali abbia il suo regolamento di attuazione. A pochi metri da noi nel pomeriggio ha avuto luogo anche il presidio contro le pellicce organizzato da Lav Trentino in piazza Battisti. Molto eloquenti gli striscioni che una trentina di attivisti disposti a cerchio tenevano tra le mani per mostrare ai passanti la violenza che gli animali allevati per la loro pelliccia, subiscono. Per ultimo anche alcune foto di Margherita Hack, famosissima astrofisica che, rispondendo ad alcune domande da me a lei poste nella sua conferenza del 23 novembre al teatro comunale di Taio, ha affermato davanti a circa 800 persone di essere vegetariana dalla nascita ma di sentirsi in colpa per non essere vegana quando vede gli infiniti abusi che gli animali subiscono da parte dell’uomo e nello specifico le galline allevate in batteria o i vitelli separati dalla loro madre negli allevamenti intensivi. Le sue parole hanno di certo suscitato un certo effetto visti i commenti di alcune persone presenti al suo convegno e da me sentiti poco dopo per strada mentre mi avviavo al parcheggio dove avevo lasciato la macchina. Una donna affermava (in dialetto locale) che il giorno dopo avrebbe acquistato delle salsicce in quanto non interessata a prolungare la sua vita fino a 100 anni! Un giovane uomo, più avanti, diceva ad un amico che le uova delle galline che vivono libere andavano bene e che quelle si, che si potevano consumare senza che ci fosse qualcosa di male  Insomma pare proprio che la nostra Margherita Hack con il suo essere vegetariana fin dalla nascita, abbia colpito nel segno. Ivana R.

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