Il caso:
sono finito per caso una sera a cenare in un classico ristorante ‘tradizionale’ altoatesino.
Davanti a me una famiglia germanica, la classica che si presenta in regione in questo periodo.
Erano a cena inoltrata mentre io era alla ricerca sconsolata di una pietanza che fosse almeno vegetariana. Mi imbatto nei classici maccheroni al pomodoro, penosi alla consegna e nel gusto.
La famiglia germanica ha ordinato spare ribs ed è alla fase disossamento. Mi hanno colpito alcuni elementi che colpiscono comunemente i vegetariani allo stadio iniziale, quando lo spirito di osservazione si affina:
– Il padre di famiglia succhiava con bramosia e decisione le carni attaccate all’osso fino a farle sparire del tutto. Era rosso…incredibilmente paonazzo e con gli occhi morti mi guardava, stanchi e privi di energia vitale. La pressione sanguigna era palesemente aumentata e forse il monossido di carbonio e il sangue della povera vittima sacrificale erano già in circolo in lui…insieme ad una serie di medicinali assimilati dal povero animale presumibilmente.
– Il figlio, anch’esso allo stesso livello di rossore presentava la stessa stanchezza nello sguardo, una sorta di deprivazione energetica che vi posso assicurare non si manifesta in chi si alimenta di soli vegetali. Entrambi rossi, rossi come non potreste immaginarvi. Al limite dello scoppiare, ho visto atleti in queste condizioni dopo aver corso chilometri di fondo.
Questo può considerarsi alimentarsi?
Quanto monossido di carbonio hanno assimilato? La carne era così rossa e trattata che, raffrontata alla qualità della mia pasta, non può che far rabbrividere… e… riflettere.
